Ceconomy: secondo trimestre 2020-2021 meno brillante del primo (causa Covid)

E’ il gruppo di cui fa parte Mediaworld: vendite calate del 5,7% e Ebit adjusted a -146 milioni di euro.

Esplosione dell’ecommerce, che ha raggiunto i 2,1 miliardi rispetto ai 4,3 miliardi totali.

 

Ieri sono stati divulgati i dati del secondo trimestre (gennaio-marzo) dell’anno fiscale 2020-2021 di Ceconomy, il gruppo tedesco di cui fa parte anche Mediaworld in Italia. Risultati che non sono all’altezza dello stesso periodo dell’anno fiscale precedente a causa delle restrizioni per il Covid-19. Le vendite sono infatti diminuite del 5,7% (4,3 miliardi di euro) mentre l’Ebit adjusted è a -146 milioni di euro. Le vendite online, sempre nel secondo trimestre dell’anno fiscale, sono esplose raggiungendo i 2,1 miliardi di euro (+146,5%).

“La buona notizia – sottolinea Berhard Duttmann, CEO di Ceconomy – è che continuiamo a registrare una domanda alta sia nei punti di vendita fisici che online nei paesi meno colpiti dalle misure anti-pandemia. La forte crescita delle vendite online e i buoni risultati nei negozi riaperti confermano la nostra solida posizione nel mercato. E pertanto riteniamo di poter sviluppare con successo il nostro business in entrambi i canali dopo la pandemia”.

Nel frattempo è stato annunciato che dal prossimo agosto la carica di CEO di Ceconomy sarà affidata a Karsten Wildberger.

 

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